La narrazione della cosa artificiale

Il latte artificiale ha causato una vera e propria rivoluzione nell'ambito dell'alimentazione dei neonati e infanti, non solo ha avuto un impatto imponente nell'abbassamento della malnutrizione e mortalità infantile nei paesi del terzo mondo ma anche nei paesi "Occidentali" ha dato origine a fenomeni di massa quali la progressiva diminuzione delle madri che allattano al seno, preferendogli il più veloce e pratico allattamento artificiale.
Per queste ragioni la narrativa intorno al latte artificiale è molta e varia.

Un primo esempio è il libro "Tutte le mamme hanno il latte" nel quale Paola Negri, spinta dalla volontà di analizzare più profondamente le tematiche legate al latte artificiale, si interroga  e analizza il reale impatto che questo ha avuto sull'alimentazione nel XX secolo e quali siano le implicazioni derivanti dai mutati stili di vita conseguentemente alla "rivoluzione del latte artificiale".

Il secondo esempio invece è un tipo di narrativa diverso, si tratta di un articolo dal titolo "Non c'è narrazione senza ascolto" di Uli Mittermair, responsabile dell'assistenza ospedaliera a Roma per la ONLUS  "Archè".
Attraverso questo articolo, riguardante l'incontro tra Uli e una ragazza africana richiedente asilo di nome Agnes, è possibile conoscere uno spaccato diverso da quello comune sulla realtà dei richiedenti asilo: il loro passato, le loro vite, le loro speranze e ambizioni. 
Sempre all'interno di questo articolo viene citato più di una volta il latte artificiale, aiutandoci a comprendere quale potente impatto possa avere sulla vita delle fasce meno abbienti e più bisognose.

Agnes con la sua bambina.






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