Gli utilizzatori della cosa artificiale (per una sociologia dell'artificiale)

Chi sono gli utilizzatori del latte artificiale?
La domanda potrebbe suonare come scontata o retorica ma io non la vedo cosi.

Chi è da intendersi come utilizzatore di questo alimento? Il bambino che la assume e ne riceve nutrimento?
O forse i genitori che grazie al latte artificiale possono adempiere al proprio ruolo e offrire sostentamento e nutrizione al neonato?
Credo che più corretto sarebbe attribuire il ruolo di utilizzatore al nucleo famigliare tutto, composto dal neonato e dai genitori.



Personalmente però credo che quando si parla di utilizzo del latte artificiale la domanda da porre non sia chi ma piuttosto perche?

Trovo di maggior interesse capire le diverse motivazioni sociali che intorno al globo spingono i nuclei famigliari a fare ricorso al latte artificiale.

Nei paesi in via di sviluppo e nel  cosi detto "Terzo mondo" la motivazioni addotte sono più semplici e immediate: in paesi in cui le condizioni di vita, specialmente dei più giovani, sono difficili e in alcuni casi drammatiche, specialmente nel campo dell'alimentazione e nutrizione, il latte artificiale è sicuramente uno strumento potente che può salvare milioni di bambini dalla malnutrizione e dalla morte.

Quando però ci si sposta all'occidente e più in generale sul "Primo mondo" le motivazioni si fanno più complesse.
Sicuramente in questo contesto, fatta eccezione per una esigua percentuale delle donne, le motivazioni non possono essere ricercate nelle scarse condizioni di vita della madre e nella conseguente indisponibilità di latte.
Quali sono allora le ragioni che portano quasi il 30% delle donne italiane e smettere di allattare al seno già alla dimissione dall'ospedale e che fanno salire questa percentuale al 70% a soli quattro mesi dalla nascita?

Ovviamente non vi è  una risposta certa a questa domanda e tanto meno sono io la persona indicata per provare a dargliene una.
La mia opinione personale però è che la risposta vada ricercata nei modus vivendi che si stanno affermando giorno di più: mi riferisco a quei paradigmi secondo i quali più una cosa è veloce, richiede meno tempo ed energie più è vantaggiosa ed è migliore. I paradigmi del "tutto e subito" che ci stanno abituando a curarci sempre di meno del percorso che affrontiamo e a focalizzarci sempre e solo sul punto di partenza e su quello di arrivo.

Io credo che per responsabilità di questi paradigmi che sempre più nuclei famigliari preferiscono un veloce e comodo allattamento tramite biberon piuttosto che un più lungo,dispendioso e scomodo allattamento al seno.

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